Cosa è il T.A.
Storia e definizione
Perché e come funziona
Applicazione sul sistema neurovegetativo
Applicazioni su corpo e comportamento
Organizzazione
Note sul conduttore
Letture sul T.A.

Con le applicazioni su “misura” sono possibili personalizzazioni, sempre create con l’uso di formule specifiche, che portano a migliorare o modificare una condizione fisica di malattia o taluni comportamenti che riteniamo inadeguati.
Apparentemente tali formule, che tendono a modificare o a rafforzare aspetti della nostra personalità (dipendenze, paure, mancanza di volontà…), o aspetti fisici (sintomi asmatici, dermatiti, rossore al viso, tonicità muscolare, maggiore reazione corporea durante una cura farmacologia per tumori o per leucemia cronica…), possono sembrare di scarsa efficacia, ma l’esperienza insegna che è proprio durante il training, in una situazione in cui si ha una riduzione dello stato cosciente (quando ci si trova tra il sonno e la veglia e in uno stato di passività mentale) che i proponimenti hanno maggior effetto.

a) Alcuni proponimenti sulla personalità: insicurezza, stati ansiosi, paure (ansie da performance, paure per situazioni, persone), mancanza di determinazione. Sono formule rafforzative che portano a generare una condotta o un effetto fisico che non è ancora presente nel corpo o nel comportamento, ma vorremmo possedere:

  • Tensione corporea e nello sport “il corpo è completamente sciolto libero e fluido”
  • Performance atletica:“lo scatto è veloce e fluido”, “ce la faccio”, “io salto bene”
  • Autostima: “io sono sicuro e tranquillo”, “ho fiducia”
  • Dismorfobia: “sono bello”, “sono piacevole”
  • Determinazione: “sono fermo e deciso sulle mie proposte”
  • Per eliminare la fatica del lavoro“il lavoro scorre via senza fatica”
  • Per la concentrazione nello studio: “lo studio riesce facilmente, ricordo senza fatica”
  • Ansia dell’autorità:“Il direttore mi è indifferente”.
  • Paura del sangue:“il sangue mi è indifferente”.
  • Paura di essere osservati:“mi è indifferente essere osservato”
  • Balbuzie:“il cervello parla automaticamente”
  • Sveglia mentale:“so che mi sveglio quando la vescica spinge”
  • Incontinenza notturna: “so che mi sveglio quando la vescica spinge”
  • Insonnia:” mi addormento velocemente”, “mi sveglio riposato


b) Alcuni proponimenti per le dipendenze varie (fumo, cibo, alcool, droghe):

  • Dipendenze alimentari:“Il cibo mi è indifferente”
  • Dipendenza alcolica: “il bere mi è indifferente”
  • Dipendenza dal fumo: “il fumo mi è indifferente”

 
c) Alcuni proponimenti per migliorare un disagio fisiologico sono:

  • Problemi di tensione muscolare: “spalle calde e morbide”
  • Problemi circolatori: “piedi e mani caldo”
  • Congiuntivite allergica: “i miei occhi sono freschi”
  • Disturbi dell’irrorazione coronaria: “il mio cuore è caldo e morbido”
  • Disturbi del ritmo cardiaco: “il mio cuore lavora regolarmente, calmo e sicuro”
  • Asma bronchiale:“l’aria scorre liberamente attraverso la trachea e i
  • Vaginismo, difficoltà di erezione:“addome completamente disteso e caldo”


Inoltre i proponimenti vengono usati anche per altri disturbi fisici:

  • Disturbi alla vescica: ritenzione dell’urina, incontinenza, vescica irritabile, enuresi.
  • Malattie della pelle: psoriasi, verruche, ereutofobia, acne.
  • Malattie degli occhi : strabismo, tensione intraoculare (glaucoma).
  • Disturbi della regolazione ormonale e della biochimica ematica: problemi tiroidei, alterazione dei valori cortisonici e del colesterolo, la riduzione della glicemia.
  • Disturbi immunitari.
  • Disturbi alimentari e nella digestione: disturbo della motilità (contrazione allo stomaco e alla gola) anomalie della secrezione (irritazione del colon, iper- o ipoacidità gastrica).
  • Disturbi agli organi di sostegno e di locomozione: reumatismi, disturbi della colonna vertebrale, dolori alla nuca e alla spalla, sindrome scapolo-omerale, morbo di Parkinson, nevralgie e nelle neuriti, parestesie.
  • Disturbi neurologici: paralisi spastica e facciale, paralisi flaccide
  • Nevrosi motorie: tic, bruxismo, mangiarsi le unghie, balbuzie, nevrosi professionale (crampo dello scrivano, paralisi delle gambe nei ballerini, crampo alla spalla nei musicista) angoscia d’attesa (tremori alle mani, difficoltà a parlare in maniera sciolta, ansia da prestazione…).
  • Crisi e attacchi: attacchi di emicrania,  di tetano (contrazione di tutti i muscoli sino ai muscoli respiratori), di tachicardia, stati di agitazione e attacchi epilettici.
  • Nell’invalidità mentale.