|
|
Il T. A. sfrutta il fenomeno ideomotorio (un’idea produce effetti fisiologici) estendendolo alle funzioni vegetative come il battito cardiaco e la respirazione ecc.
Il come sia possibile che l’immagine, per esempio di pesantezza
muscolare (1° esercizio del T.A.), unitamente alla pronuncia della
formula riesca a produrre un reale effetto tangibile non deve stupire
troppo, in quanto noi tutti sperimentiamo come in concomitanza di una
semplice immagine visiva avvengano delle modificazioni fisiologiche.
Pensiamo all’acquolina in bocca (produzione di saliva) unita alla
secrezione gastrica appena vediamo un cibo che ci piace; oppure
all’aumento del battito cardiaco quando assistiamo ad una partita di
pallone o a una gara appassionante.
Naturalmente per avere gli effetti che sono sotto riportati è
necessario un costante allenamento poiché in questo modo si crea
l’associazione tra la formula pronunciata (es: “Il mio braccio destro è
pesante”) e gli effettivi riscontri fisiologici (ipotonia muscolare o
rilassamento dei muscoli).
APPROFONDIMENTO SULL’EFFETTO: Queste osservazioni possono essere maggiormente comprese con la scoperta del noto fisiologo I. P. Pavlov che prende il nome di “Condizionamento Classico”.
In un primo momento ad un cane posto in una stanza isolata da rumori
esterni si presentava del cibo che provocava in modo naturale un’ampia
salivazione: questa operazione veniva ripetuta varie volte.
In un secondo tempo, contemporaneamente alla presentazione del cibo, si
introduceva uno stimolo neutro come il suono di una campanella:
abbinamento che veniva ripetuto numerose volte.
Infine, qui sta la novità, il solo suono della campanella, senza la
presenza del cibo, risultava sufficiente per stimolare un’abbondante
salivazione.
Ebbene allo stesso modo in cui il suono della campanella produce la
salivazione dell’animale, nel T.A. il richiamo della formula provoca
dei reali riscontri fisiologici; ovviamente ciò può accadere solo se i
due elementi associati (formula-area fisiologica) saranno stati
precedentemente abbinati per un numero sufficiente di volte. Quindi chi
vuole seriamente avvicinarsi al T.A. dovrà, soprattutto nella fase di
apprendimento, allenarsi quotidianamente per stabilire i normali
processi associativi.
|
|